Nell’articolo della settimana scorsa sui derivati della Cannabis nella letteratura francese: Il Club dei Mangiatori d’Hashish abbiamo parlato dell’uso della cannabis nella Francia ottocentesca e della nascita del club fondato da Theophile Gautiere. Oggi vedremo quali conseguenze ebbe il club sull’opinione pubblica dell’epoca (e contemporanea) in materia di cannabis.
Le conseguenze del Club de Hachichins
Se in alcuni casi, le testimonianze di chi partecipò agli incontri del Club dei Mangiatori d’Hashish hanno dato vita ad opere che esaltano i pregi della Cannabis, in altri, hanno fatto sì che da lì a poco la canapa venisse considerata una sostanza pericolosa, capace di annullare la volontà di chi ne faceva uso e destinata a disperati che volessero
creare il paradiso mediante la farmacia.
Furono proprio testi come i Paradisi Perduti che condannarono la canapa indiana e i suoi derivati. L’hashish venne paragonato all’oppio e fu definito da Charles Baudelaire
un perfetto strumento satanico
perché chi lo provava riusciva a sentirsi come Dio ed era in grado di provare esperienze sovrannaturali.
Con Du Vin et du Hachich, Baudelaire è forse il precursore della polemica ancora odierna fra sostanze ammesse e proibite; alcol e cannabis; droghe leggere e pesanti.
Il Dottor Jeaun Moreau, medico del Club, sostenne che se assunto, l’hashish consentiva ad un individuo sano di mente di vivere la stessa esperienza di un folle:
uno stato misto fra realtà e ragione.
Ci si dimenticò presto delle sue proprietà terapeutiche e la Cannabis venne etichettata come una sostanza nociva.
Le origini del nome Le club de hachichins
Per bandire la cannabis e per dare solidità alle tesi divulgate dall’élite intellettuale francese, si ricorse persino ai ricordi del passato. Intorno all’Anno Mille una setta musulmana dissidente capitanata da Al-Hasan ibn-Sabbavh, saccheggiava e terrorizzava le popolazioni del nord della Siria e della Persia con stragi e distruzioni.
Poiché la setta era solita consumare hashish, gli venne attribuito il nome di Hashishin. Fu a seguito di questi eventi che nel 1809, Antoine Sylvestre de Sacy, suggerì la derivazione del termine “assassini” dall’arabo hashishiyyun. Si cominciò così, a partire dal 1963, a sostenere che la causa di tanta violenza e distruzione fosse stato proprio l’effetto prodotto dall’hashish.
Le club de Hachichins, fondato nel 1843, fu chiamato così a ricordo della vicenda. Pare che per le riunioni mensili i vari membri si agghindassero con turbanti e armati di pugnali. Ad ogni appuntamento, il Principe del gruppo offriva ad ognuno una cucchiaiata di hashish invitandolo a scoprire il Paradiso.
Le ricette dei Mangiatori d’hashish
Theophile Gautier e gli altri intellettuali del gruppo non fumavano la Cannabis ma preferivano ingerirla attraverso ricette semplici o più o meno raffinate. Vi sono diverse testimonianze fra cui quelle di una confettura verdastra e di una pasta morbida, risultato di preparazioni a base di infiorescenze di cannabis, burro, miele e frutta secca.
Perché il Club de Hachichins preferiva mangiare la cannabis anziché fumarla?
Se fumata o ingerita la cannabis produce effetti differenti. Ne erano al corrente anche i soldati di Napoleone a ritorno dalla campagna d’Egitto che amavano bere una bevanda molto forte ricavata dall’hashish.
Passando attraverso il processo di digestione, l’effetto della canapa si avverte in modo graduale e l’ebbrezza può persistere per più ore consecutive rispetto a quando viene fumata. La combustione infatti, distrugge alcuni componenti che gli enzimi presenti nello stomaco invece trasformano e rendono digeribili.
Inoltre il principio attivo della Cannabis è più efficace ed assimilabile se assunto insieme a grassi o oli. Al contrario, troppi zuccheri rischiano di annullarne le proprietà, per questo nelle ricette del Club dei Mangiatori d’Hashish, le preparazioni sono a base di burro e dolcificate con il miele.
Oggi, in una società dove la cannabis è gestita dalla criminalità organizzata e proviene dal mercato nero, è pericolosissimo mangiare canapa (o peggio ancora i suoi derivati) per provare la stessa esperienza dei Poeti Maledetti. Innumerevoli sostanze nocive per la salute contaminano marijuana e hashish e se ingerite possono portare alla morte o essere causa di intossicazione.