Medicina Canapa è stato il primo evento pubblico organizzato a Milano il 27 novembre 2015 per i cittadini su questo tema: nei giorni scorsi, gli organizzatori hanno pubblicato brevi interventi dei relatori che vi hanno preso parte, come commento al simposio a distanza di alcuni mesi.
Canapa e trattamento delle malattie croniche e degenerative
Il Dottor Luongo, ricercatore presso l’Università di Napoli, ha parlato dell’uso della canapa in medicina approfondendo il trattamento delle patologie croniche e degenerative: si tratta di un nuovo strumento a supporto della farmacologia tradizionale che limita al massimo gli effetti indesiderati sfruttando le proprietà dei derivati della cannabis. Il THC (psicoattivo, l’unico identificato come tale fino ad ora) e il CBD (non psicoattivo) sono stati utilizzati in medicina per trattare il dolore nei casi di glaucoma, sindrome di Tourette, Alzheimer, Parkinson ma anche apnee notturne, diabete, distonia, AIDS e pazienti sottoposti a chemio, psicosi, crisi epilettiche. Gli estratti come il CBD non psicoattivi sono oggetto delle più importanti e recenti ricerche in tema cannabis e medicina: questo grazie alla pressochè totale assenza di evidenti effetti collaterali e nessun dosaggio letale.
Il sistema immunitario umano reagisce attraverso il proprio sistema endocannabinoide (che è capace di attivare i ricettori delle molecole della canapa) e può determinare miglioramenti nell’apprendimento, nell’energia, nell’assunzione di cibo, oltre che nella percezione del dolore.
Il Dottor Leimgruber ha affrontato invece i risvolti terapeutici nel trattamento neurologico e oncologico e in tutti i casi in cui il paziente debba uscire da una dipendenza: il suo lavoro consiste nell’affiancare alla terapia tradizionale l’impiego di estratti della canapa.
La cannabis e la terapia del dolore
Il Dottor Bertolotto dirige il Centro di terapia del dolore presso l’ospedale di Albenga e Pietra Ligure: secondo la sua esperienza, la cannabis è uno prezioso strumento nel trattamento del dolore e nelle cure palliative. È convinto che sia necessario distinguere con fermezza l’utilizzo della canapa ludico da quello terapeutico, coinvolgendo e formando quanto più personale medico possibile e aumentando la cultura e la consapevolezza dei cittadini.
Il Dottor Ternelli è intervenuto affrontando il tema delle preparazioni galeniche in farmacia a base di cannabinoidi: ha apprezzato il coinvolgimento e le tante domande da parte del pubblico presente, a testimonianza di una cittadinanza che vuole essere formata e informata sull’argomento salute, responsabilizzandosi per la propria scelta.
Il genetista botanico Scott Shantibaba ha parlato della selezione genetica per la coltivazione della canapa terapeutica, affrontando un discorso separato dall’ambito medico dei relatori precedenti; l’esperto canapaio Luca Marola ha parlato del ruolo del growshop nei confronti dell’assistenza terapeutica, come servizio agli operatori di settore e agli utenti diretti: ha ricordato che 13 regioni italiane finora si sono dotate di una precisa normativa e sempre più medici e farmacisi si stiano informando per approfondire questa importante tematica di interesse globale. Ha inoltre sottolineato il ruolo fondamentale dei pazienti, che spingono i loro medici di fiducia a prendere in considerazione questo nuovo tipo di terapia.